Grave di Zazzano

La grave di Zazzano si trova in agro di San Marco in Lamis, nel pianoro carsico omonimi. L’area è fortemente segnata da fenomeni carsici di superficie ed in particolare da numerose doline. Si tratta infatti di una delle aree italiane a maggiore concentrazione di doline. La sua esplorazione avvenuta nel 1957 dal prof. Pietro Parenzan mise fine ad una sequela di leggende e di racconti che circondavano questa cavità. Così scrive Parenzan “Il grande mistero di San Marco in Lamis era la grave di Zazzano, la solita orrenda voragine … senza fondo, che alimentava una serei di leggende e storielle, di donne gettatevi per punizione, di tragedie dell’odio e di vendette politiche, di cadute accidentali. L’immensa grava da secoli inghiottiva tutto, ed era guardata con rispetto dai nativi”.

Una breve visita al sito rende chiaro il senso di queste parole: la sua apertura in superficie si presenta come un ampio imbuto roccioso, poco all’affacciarsi per le pareti intensamente fratturate e franose. Dopo la sua apertura la grave scende poi per circa 95 metri. Con queste caratteristiche risulta chiara la capacità evocativa del luogo. Il pozzo scende largo per circa 40 metri poi si strozza per alcuni metri per riprendere in seguito bruscamente la sua originaria ampiezza. Più in basso ancora una volta la sezione della voragine riprende nuovamente progressivamente a ridursi per finire sul fondo con dimensioni assai modeste. Da qui si diparte una galleria in leggera pendenza che, dopo circa 60 metri di sviluppo diviene impraticabile. La cavità in occasione di prolungate precipitazioni meteoriche funge da inghiottitoio attivo. Nonostante questo dato la cavità, è spesso utilizzata per sbarazzarsi di ogni sorta di rifiuti, con grave danno alla falda sottostante.

 

Grave di Zazzano

Ultimo aggiornamento

17 Maggio 2023, 10:09