Bosco Difesa San Matteo

Certo l’immagine del Santuario di S. Matteo incorniciato dal fitto bosco posto alle sue spalle è un immagine consueta per tutti quei visitatori che dall’abitato di San Marco in Lamis si dirigono verso il monastero. Appena agli inizi del novecento però l’immagine si presentava del tutto diversa, come testimoniato da una sbiadita immagine in bianco nero, le pendici dell’altura posta alle spalle del monastero apparivano infatti del tutto spoglie da qualsiasi forma di vegetazione arborea.

La situazione attuale pertanto appare estremamente interessante per capire la dinamica della vegetazione arborea e la sua notevole capacità di colonizzazione e ripresa. Il bosco pur essendo molto compatto ed esteso si presenta oggi fisionomicamente come una formazione forestale ancora abbastanza giovane caratterizzata da vaste estensioni di bosco ceduo o giovani fustaie.

La struttura poco matura riduce la biodiversità rispetto a formazioni più mature, ma comunque significative le specie d’interesse forestali presenti, Poiana, Sparviere, Allocco, Picchio rosso maggiore, Picchio Verde e Torcicollo. Descritta in altra scheda la fageta della fajarama unica stazione di faggio esterna ai grandi sistemi della Foresta Umbra e di bosco Spigno. Visto dai pianori sommitali di Monte Nero il bosco appare dolcemente adagiato su una serie di alture e valli dalle lievi pendenze. Oltre che percorribile in macchina attraverso la strada San Marco in Lamis – Cagnano Varano, il bosco è osservabile attraverso i vari sentieri che lo attraversano.

Modalità di fruizione

Per la fruizione rivolgersi presso il Centro visita più vicino

Bosco Difesa San Matteo

Ultimo aggiornamento

22 Maggio 2023, 09:55