Valle Sbernia

Più di quattromila anni fa a Peschici in località Valle Sbernia, posta sull’attuale rettilineo della Statale 89 Peschici-Vieste, era attiva una grande miniera/officina. Il sito è stato scoperto nel 1990 durante l’esecuzione di lavori pubblici. Si tratta di un vasto impianto estrattivo profondo, complesso quanto a impostazione strutturale e, soprattutto, articolato in comodi spazi entro i quali svolgere attività differenziate di estrazione e prima sbozzatura della selce. La ricchezza di selce del Gargano ha sempre garantito durante la preistoria abbondante materia prima per fabbricare strumenti di lavoro e di caccia.

Per molti millenni i blocchi di selce, da cui ricavare strumenti litici, sono stati raccolti in superficie, come ciottoli, all’interno dei depositi alluvionali, dei torrenti. Nel Neolitico è iniziata l’attività di estrazione dal suolo. Alla tipologia estrattiva della cava, che consisteva nel prelevare la selce dagli strati di calcare affioranti sul fianco di un’incisione valliva laterale e poco profonda, appartiene il sito di Valle Sbernia. La selce garganica, veniva estrata e lavorata non solo per le esigenze connesse all’economia locale agricolo-forestale, ma anche per l’esportazione industriale. Era infatti già attivo un commercio con le popolazioni dell’opposta sponda adriatica e del Vicino Oriente. (per ulteriori dettagli vedi scheda miniera della Defensola).

Cronologia

Neolitico

Valle Sbernia

Ultimo aggiornamento

19 Maggio 2023, 11:53