Sant’Eufemia

Lo scoglio di Sant’Eufemia, chiude verso il largo il porto di Vieste. Sullo scoglio è anche situato il caratteristico faro con ottica rotante attivo dal tramonto al sorgere del Sole. Il faro è attivo dal 1868. Il fascio luminoso è proiettato per 36 miglia marine (66,672 km). Lo scoglio di Sant’Eufemia risulta frequentato sin dalla preistoria. In epoca classica, Sant’Eufemia è stata la sede di un santuario dedicato a Venere Sosandra e nel periodo tardo antico, il suo settore ipogeo è stato trasformato in luogo di culto cristiano.

La grotta fu riscoperta nel 1987. Le pareti interne del complesso sono incise e graffite da simboli sacri. Sono state trovate sulle pareti almeno 200 iscrizioni votive in greco e latino, fatte dai marinai di passaggio dall’isola, di cui molte in onore di Venere Sosandra databile dal III secolo a.C. alla tarda età romana. Oltre a queste, vi sono anche iscrizioni di età medievale, tra cui una che testimonia la sosta del Doge Pietro Orseolo II nel 1002, in viaggio per soccorrere la città di Bari assediata dai saraceni. Questo raro documento epigrafico altomedievale, attesta le soste di andata e di ritorno nel porto di Vieste della flotta dogale e della vittoria riportata a Bari sui Saraceni.

Cronologia

III sec. a.C. – età medievale

Sant’Eufemia

Ultimo aggiornamento

19 Maggio 2023, 13:30