Pineta Marzini
La Pineta Marzini di Vico del Gargano ha una grande presenza del Pino d’Aleppo, ed è per questo che viene identificata come “pineta”, ma in realtà nella zona è presente anche il leccio. La pineta è chiamata dalla gente del luogo anche “la difesa”, nome probabilmente attribuitole per due motivi distinti: in primo luogo questo estremo lembo di foresta, a picco sul mare, ha costituito per secoli una difesa naturale contro le invasioni nemiche, perpetrate soprattutto dalla flotta saracena; in secondo luogo la pineta “ospitava” rifugi e casolari per la caccia imperiale, dette defense federiciane.
Grazie all’attenta opera del corpo della Guardia Forestale – che oltre a garantire un controllo dell’area, ha dotato tutta la zona di strutture ricettive come panchine, gazebo, aree per pic-nic e percorsi attrezzati, interamente costruite in legno ed altri materiali a basso impatto ambientale – oggi la pineta è il luogo ideale per trascorrere intere giornate immersi in una lussureggiante vegetazione, a contatto con la natura. Quello delle aree attrezzate è il solo intervento umano presente nella pineta: infatti la Pineta Marzini è una delle poche pinete italiane definite geneticamente pure, uno spazio cioè dove le specie hanno seguito naturali processi di selezione, mantenendo intatto il patrimonio delle sue caratteristiche peculiari.
Se a ciò si aggiunge che il particolare microclima dell’area garganica ha consentito l’importante sviluppo del pino d’Aleppo anche ad altitudini poco comuni, si ha come risultato un’importante oasi naturale, all’interno della quale coesistono vari habitat (particolarmente florido e rigoglioso è il sottobosco, formato prevalentemente da macchia mediterranea) e una grande fauna autoctona che conta 225 specie identificate: volpi, cinghiali ed alcuni esemplari di caprioli, estremamente rari nella bassa macchia mediterranea. A testimonianza della grande biodiversità presente nella zona, vicino alla vecchia casa dei guardiani, restaurata e visitabile, c’è l’orto botanico, nel quale numerosissime specie vegetali crescono a poca distanza le une dalle altre. L’abbraccio tra la montagna ed il mare si può apprezzare godendo dello spettacolare panorama della costa, da Calenella a Rodi che offre la suggestione di poter vedere sia l’alba che il tramonto guardando il mare.
Ultimo aggiornamento
22 Maggio 2023, 10:13