Miniera di Santa Lucia

Tra le tante peculiarità del Gargano una delle meno conosciute è la miniera o cava di Santa Lucia. Un immenso lavoro dell’uomo nascosto nella roccia calcarea, un miniera di tufi, le forme squadrate di roccia calcarenitica da sempre utilizzate come mattoni nelle costruzioni tradizionali. Già di per sé gli immensi ambienti che compongono l’articolato sistema rappresentano uno straordinario esempio della laboriosa attività dell’uomo.

Oggi la miniera abbandonata rivive ed assume una nuova straordinaria importanza in quanto sito di importanza internazionale per i Chirotteri. Studi condotti alla fine degli anni novanta dal dott. D. Russo esperto di Chirotteri hanno rilevato la presenza nel sistema ipogeo di una numerosa comunità di pipistrelli costituita da ben 8 specie e oltre 6000 esemplari, una realtà naturalistica assolutamente prioritaria a livello nazionale. Tra le specie presenti, citiamo le tre specie di Rinofoli, tra cui il più minacciato il Rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros), il Vespertilio maggiore (Myotis myotis), il Vespertilio minore (Myotis blythii).

Modalità di fruizione

Area non fruibile, anche per problemi di sicurezza

Miniera di Santa Lucia

Ultimo aggiornamento

22 Maggio 2023, 10:34