Cutino Scaranappe
Il territorio di Foresta Umbra pur contraddistinto da impluvi naturali è privo di corsi d’acqua a causa della natura carsica dell’area. In alcuni punti tuttavia, caratterizzati da fondo e pareti impermeabili, si raccolgono le acque meteoriche dando origine alla formazione dei cosiddetti Cutini dalla forma e dimensioni variabili. Il Cutino Scaranappe, è situato nel cuore della Riserva Naturale Biogenetica Foresta Umbra, a circa 730 m s.l.m. Ha una forma semi circolare di 12x6m circa ed una profondità massima nella zona centrale di circa 40 cm.
Il Cutino occupa la parte centrale di una dolina, che raccoglie, attraverso delle canalette costruite dall’uomo, le acque di ruscellamento dai declivi circostanti. Il Cutino è provvisto di un muretto a secco, con due aperture, poste alle estremità dell’asse maggiore della pozza. Questo Cutino arginato da un muretto a secco, costruito dall’uomo, rappresenta nella sua tipologia la classica pozza d’acqua temporanea dei boschi mesofili, che durante la stagione calda si riduce notevolmente.
Questi ambienti, caratterizzati da acque poco trasparenti, povere di vegetazione acquatica, ma ricche di nutrienti e tannini, ospitano una fauna costituita soprattutto da piccoli crostacei (Anostraci, Concostraci, Cladoceri e Copepodi) adattata alla sopravvivenza nei periodi di asciutta e nel fango. Particolarmente interessante è la presenza nelle acque del Cutino dell’anostraco Chirocephalous diaphanus, un piccolo crostaceo capace di sopravvivere nei periodi di asciutta.
Le uova di questo piccolo crostaceo possono rimanere in quiescenza nel sedimento secco anche per molti mesi, schiudendosi poi in inverno, stagione durante la quale si svolge l’intero ciclo biologico. In prossimità della pozza tra il fogliame umido, vive la Rana dalmatica (Rana dalmatica). Il Cutino Scaranappe è situato in una zona della Foresta Umbra poco frequentata dai visitatori ed escursionisti, quindi è relativamente facile avvistare nei pressi della pozza, animali selvatici (Caprioli, Cinghiali, Volpi, Faine) che vanno ad abbeverarsi. In Foresta Umbra, e più in generale sul Gargano, la scarsità di luoghi di abbeverata per la fauna selvatica e domestica, è di fondamentale importanza tutelare questi fragili ecosistemi.
Ultimo aggiornamento
22 Maggio 2023, 11:44