Convento dei Frati Cappuccini

Il Convento dei Cappuccini dista circa 1,5 Km. dalla piazza principale del Centro Storico di Serracapriola. Venne fondato nel 1536 da p. Paolo da Sestino su disegno degli stessi frati ed a spese di Andronica Del Balzo, principessa di Molfetta e padrona di Serracapriola. Nel 1809 a causa della legge di soppressione degli Ordini Religiosi, emanata da Gioacchino Murat il convento fu chiuso una prima volta. In seguito, alla riapertura avvenuta nel 1817 seguì una seconda definitiva chiusura nel 1867 per una seconda legge di soppressione degli Ordini Religiosi. Nel 1886 fu comprato dal p.Francesco M. da Gambatesa e riprese la sua funzione di luogo di formazione, che era stata una sua prerogativa preminente anche nel passato.

Fu più volte sede di studentato e tra i chierici cappuccini che hanno seguito in detto luogo il corso di teologia vanta la presenza dell’allora padre Pio da Pietrelcina (1907-1908) La Chiesa, costruita contemporaneamente al convento, fu consacrata il 13 giugno 1703 e dedicata alla Vergine delle Grazie. All’ origine la Chiesa, era priva di opere d’arte ad eccezione del quadro miralcoloso della Vergine delle Grazie. Il lavoro è dipinto su tavola ed è attribuito a Francesco Tolentino. Il miracoloso simulacro è oggetto di venerazione da parte dei devoti di Serracapriola e di Chieuti. Si racconta infatti che pochi anni dopo la fondazione del convento i turchi misero a ferro e fuoco Serracapriola. Questi dopo avere incendiato il Convento dei Cappuccini, invasero la chiesa dove spezzarono le immagini, e uno loro impugnò la scimitarra contro il quadro della Vergine.

Poi salì sull’ altare, lo staccò dal suo posto e lo gettò a terra, ma quasi contemporaneamente cadde anche egli al suolo, privo di vita. Per questo fatto i suoi compagni spaventati lasciarono intatta la Sacra Immagine e fuggirono dalla chiesa. Da allora il quadro è ritenuto miracoloso. Nel tempo la chiesa si è arricchita di diverse opere d’arte sacra. Entrando si possono notare le due Cappelle a sinistra. Nella prima è la statua del Redentore, attribuita ad un intagliatore salentino e ispirata ai modi della scuola napoletana del seicento. Nella seconda il quadro della Vergine di Pompei. Sulla destra vi sono due aItari, su quello più vicino alla porta vi è la statua di S. Antonio e sull’altro quella del Serafico.

Cronologia

XVI sec.

Convento dei Frati Cappuccini

Ultimo aggiornamento

19 Maggio 2023, 13:12