Sannicandro - Città di
Devia
Comune: Sannicandro
Garganico
Cronologia: XI
sec. d.C.
Il parco archeologico e ambientale di Monte d’Elio è
situato sul versante occidentale del rilievo omonimo, posto tra la laguna di
Lesina e quella di Varano. Vi si accede attraverso la Superstrada garganica,
seguendo la direzione per il borgo di Torre Mileto e di qui seguendo la
strada che conduce sul rilievo.
Il Parco Archeologico è costituito dalla chiesa romanica, dalle rovine della
città di Devia e da alcuni sentieri che ricalcano parte di tracciati di antiche
mulattiere.
La Chiesa, di architettura romanica, presenta tre navate, con tre absidi
semicircolari visibili dall’esterno. La chiesa custodisce un ciclo di affreschi
datati tra il XII e XIII sec. Il contesto di inserimento è di grande impatto
per la visuale offerta sulla laguna di Lesina ed in particolare della Riserva
Naturale della Sacca Orientale con i suoi vasti canneti, sulla costa di Torre
Mileto, sui rilievi del promontorio e sulla piana sottostante.
Arricchiscono il quadro dell’offerta i numerosi resti dell’antica città slava di
Devia, debitamente commentati da pannelli esplicativi. La città recentemente
venuta per buona parte alla luce è ancora avvolta nel mistero. Non vi sono
notizie certe circa la sua fondazione. Viceversa si hanno notizie certe che
attestano all'XI secolo, la presenza di una comunità di origine slava.
L'economia del piccolo borgo era basata prevalentemente sull'agricoltura. Devia
fu abbandonata verso la fine del XIV secolo, per motivi poco chiari, forse a
causa delle ricorrenti invasione di saraceni.
Rimasero in attività però i due centri cultuali di Santa Maria di Monte d’Elio
e della grotta dell’Angelo. Si ha notizia anche di un certo numero di eremiti
che abitarono questi luoghi. Nel XVIII sec. il sito fu definitivamente
abbandonato.
Dall’area di parcheggio parte un breve sentiero che si insinua, mantenendosi a
mezzacosta, nella valle del Canale della Defensuola ricalcando l’antico
tracciato della mulattiera che conduceva a Masseria Palmieri e alla costa di T.
Mileto. Il percorso è attrezzato con staccionate perimetrali e consente la
visita ad alcune cavità carsiche. Il percorso termina a ridosso degli
scavi e completa il suo circuito nel piazzale antistante la Chiesa.
Sannicandro - Grotta
dell’Angelo
Comune: Sannicandro Garganico
Cronologia: Paleolitico e Medioevo
Sul Monte d'Elio, il rilievo che divide la laguna di
Lesino da quella di Varano, è presente la cavità carsica denominata Grotta
dell’Angelo. L’entrata della cavità è posta in agro di San Nicandro Garganico,
sul versante occidentale del rilievo a circa 150 m s.l.m.
Secondo la tradizione popolare è questo uno dei tre luoghi storici di culto del
Gargano dedicati all’Arcangelo Michele. In realtà scavi effettuati
dall'Istituto di Paletnologia dell'Università di Firenze negli scorsi decenni
hanno portato alla luce selci lavorate che mostrano una frequentazione umana
sin dal paleolitico. Sulla aprete destra della grotta sono inoltre visibili dei
graffiti analoghi a quelli rinvenuti in altre località del Gargano (Campo di
Pietra – Apricena; Grotta Paglicci – Rignano Garganico; riparo Difensola e
Sfinalecchio – Vieste).
Nello specifico della Grotta dell’Angelo i graffiti sono costituiti da motivi
lineari e da una incisione orizzontale serpeggiante. Altri reperti rinvenuti
sono invece databili al medioevo. Sono inoltre state rinvenute tombe di età
alto-medievale e una vasca circolare ricavata nella roccia che farebbero
pensare ad un effettivo uso cultuale della grotta. Non va infatti dimenticato
che nei pressi della grotta (circa un km. di distanza) sono presenti i resti
dell’antica città di Devia e della Chiesa di Santa Maria di Monte D’Elio.
La cavità, si apre con un vasto ambiente di forma semiellittica e si sviluppa
orizzontalmente verso l’interno, per dividersi in seguito in distinti corridoi.
La grotta è accessibile attraverso la strada che parte dal borgo di Torre
Mileto. Un sentierino conduce poi all’ingresso della grotta. Visitabile solo
con l’ausilio di lampade elettriche.
Sannicandro - Villa
Romana di Sant’Annea
Comune: Sannicandro Garganico
Cronologia: I sec a.C.
I resti della villa romana di Sant’Annea sono posti a
sud della laguna di Lesina nella località omonima. Vi si accede dalla strada
comunale che partendo dal centro urbano di Sannicandro conduce sulle rive della
laguna. Posta su un rilievo ad una altitudine di circa 100 m. L’edificio, di
cui restano oggi visibili solo alcune suggestive murature esterne costruite con
la tecnica dell’opus reticulatum, opus listatum e opus incertum, è datato alla
tarda età repubblicana, ma ebbe il suo massimo sviluppo verso il III-IV sec.
d.C. (età imperiale).
Nei dintorni sono disposti i resti di altri edifici, probabilmente annessi alla
villa ed utilizzati per le attività agricole, aspetto che testimonia
l’originaria estensione e importanza economica del sito.
L’edificio mostra segni di rimaneggiamenti avvenuti in età altomedievale. Nei
dintorni, spostate verso la piana sono state rinvenute inoltre tracce di
sepolture ipogeiche scavate nel calcare e tombe a fossa.