Rignano - Grotta
Paglicci
Comune: Rignano Garganico
Cronologia: Paleolitico
Grotta Paglicci si trova in agro di Rignano Garganico,
sul versante orientale del Vallone Settepenne, intagliato nelle pareti del
versante meridionale del promontorio.
In questa cavità carsica sono stati ritrovati reperti relativi ad un periodo
storico incredibilmente esteso, stimato dal 200.000 a.C. al 12.000 a.C.,
cioè dal paleolitico inferiore al paleolitico superiore. Tale dato è in
correlazione con la particolare posizione che ha reso questa cavità
particolarmente adatta ad ospitare e riparare le piccole comunità. A breve
distanza corre infatti il torrente Candelaro e forse un tempo lo stesso vallone
ospitava torrenti. Nella sottostante piana e ancor più nelle forete del
promontorio era poi possibile cacciare e coltivare. Il sito archeologico si
estende tra la grotta vera e propria e l’area immediatamente circostante e la
grande varietà di reperti rinvenuti ha fornito agli studiosi un raro quanto prezioso
quadro dell’attività umana nell’area. La Grotta conserva importanti esempi
dell’arte preistorica oltre a rappresentare un vero patrimonio per la
paleo-antropologia. Al suo interno sono stati infatti ritrovati alcuni tra i
rarissimi esempi di arte parietale in Italia: cavalli e stambecchi realizzati
con l’uso dell’ocra rossa. Questi reperti sono tra i più importanti d’Europa.
Oltre ai pittogrammi, sono stati ritrovati circa 40.000 reperti, tra scheletri
umani, numerose impronte di mani, sia in positivo che in negativo, vari
strumenti in pietra ed altri oggetti. Un altro ritrovamento di eccezionale
interesse riguarda il culto dei morti e le varie tecniche di inumazione dei
defunti e conferma che nel Paleolitico Superiore l’uomo introdusse nuovi elementi
nei rituali di sepoltura. Sono stati ritrovati nella grotta 2 scheletri
appartenuti ad un giovane di circa 15 anni e a una donna di circa 20 (vissuti
tra i 25.000 e i 23.000 anni fa) a testimonianza che i morti venivano adagiati
sul terreno (e non inumati), ricoperti di ocra rossa e dotati di un corredo
funerario composto da vario materiale, sia prezioso che di uso comune.
Rignano - Masseria e
grotta Spagnoli
Comune: Rignano Garganico
Cronologia: età del Bronzo
Posta in prossimità delle prime balze del promontorio
garganico, ai piedi del Monte della Donna, la Masseria Spagnoli ha interesse archeologico
per il ritrovamento di materiali dell’età del bronzo. Nella grotta omonima sono
invece stati rinvenuti e oggetti del paleolitico
Rignano - Ruderi del
Convento di Pescorosso
Comune: Rignano Garganico
Cronologia: Medioevo
I ruderi del convento di Santa Maria Odigìtria di
Pescorosso sono posti in prossimità di una delle incisioni carsiche
sub-verticali che tagliano il versante meridionale del promontorio in agro di
Rignano Garganico. La denominazione del sito dipende dalle rocce rossastre che
caratterizzano queste balze rocciose. Del convento restano oggi solo resti
sparsi nei dintorni dell’originario sito, che rappresenta anche un sito
panoramico di grande interesse.
Si possono comunque riconoscere un ampio scavo rettangolare, profondo diversi
metri, muri diruti,
una vecchia cisterna per la raccolta delle acque piovane. Le condizioni del
sito dimostrano l’abbandono avvenuto già da secoli. Si ha notizie del convento
già in un documento del 1029. Indicazioni del sito di Pescorosso sono poi
contenute nelle tavole della Regia Dogana della Mena delle Pecore, dove si
indica la Posta di Pescorusso come facente parte della locazione di Arigliano.
Nei dintorni su una rupe alcuni, alcuni studiosi hanno individuato ruderi che
si ritengono del periodo romano o dell’alto medioevo. Nel vicino canalone ad
est ci sono diverse grotte che sono state ampliate e adattate da uomini per
abitazione e ricovero animali in diverse epoche storiche.
Rignano - Siti
archeologici in loc. Madonna di Cristo
Comune: Rignano Garganico
Cronologia: età del Bronzo
In prossimità della Chiesa di Madonna di Cristo posta
arroccata sulle prime balze del promontorio garganico si rinvengono due
importanti testimonianze dell’antica frequentazione di questi luoghi. Una di
queste è costituita da un imponente dolmen della quale risulta molto evidente
la significativa galleria ora in parte crollata con grossi lastroni di pietra
calcarea. Poco distante si trova anche una necropoli con tombe a tumulo.