I funghi del Gargano

Il Parco torna a parlare dei funghi del Gargano, partecipando all’organizzazione del IX Convegno di Tossicologia Clinica. Il Presidente annuncia che a breve sarà avviato uno studio approfondito sulle specie fungine autoctone



Il Parco Nazionale del Gargano, per ferma volontà del suo Presidente, l’avv. Stefano Pecorella, torna a parlare dei funghi del Gargano, partecipando all’organizzazione del IX Convegno di Tossicologia Clinica, tenutosi a Foggia 15 novembre 2013.

“Il Convengo è un indispensabile appuntamento per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e per formare e specializzare gli addetti ai lavori sull’articolato mondo della micologia  – Così dichiara il presidente Pecorella – . Era il momento che l’Ente tornasse a parlare di un grande patrimonio che non possiamo né dimenticare né trascurare ciecamente.

Ringrazio la dott.ssa Lepore, dirigente Responsabile della Struttura di Tossicologia Clinica e del Centro Antiveleni di Foggia, e il dott. Pennisi, per l’encomiabile lavoro di studio e coordinamento.

Le approfondite indagini tossicologiche e cliniche – aggiunge il Presidente -porteranno sicuramente un beneficio alla comunità medica per la tutela della salute di tutti noi, ma il convegno è stato ancheoccasione per ribadire il valore della salvaguardia dei funghi nel delicato equilibrio del bosco e più in generale dell’ambiente. Per questo non ho potuto far mancare il supporto economico dell’Ente”.

Molti sottovalutano il fatto che i funghi
svolgono un’importantissima funzione regolatrice dell’ecosistema, contribuendo a mantenere costante lo spessore dello strato di fogliame di un bosco, ad esempio, o proteggendo le radici degli alberi dall’azione di altre specie fungine parassite radicali e, di conseguenza, rendendo le piante forestali immuni dalle malattie. Inoltre, i funghi non raccolti costituiscono una risorsa per l’equilibrio del sottobosco, a cui offrono un contributo prezioso sia come risorsa alimentare per insetti e piccoli animali sia per la riproduzione dei funghi stessi attraverso la diffusione delle spore.

Il ruolo del Parco Nazionale del Gargano – ricorda Pecorella – è quello di promuovere la tutela e conservazione di tutte le specie di funghi presenti sul Gargano, permettendo la raccolta sostenibile ai sensi delle leggi vigenti, e di diffondere comportamenti rispettosi della natura, garantendo in tal modo la continuità degli ecosistemi. Le regole per salvaguardare i nostri boschi e proteggere il valore di un’area protetta sono semplici, sono regole civili e di buon senso eppure segnano la differenza nel preservare l’habitat naturale e tutelare la nostra salute.

Conclude poi Pecorella – Ho infine il piacere di annunciare che a breve avvieremo uno studio approfondito sulle specie fungine autoctone del Parco Nazionale del Gargano, in modo da fornire agli appassionati e a tutti i cittadini un vademecum unico e completo per la raccolta dei funghi nell’area protetta”.

Ultimo aggiornamento

21 Novembre 2013, 23:56